Conto Termico 2.0 per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili
Vendi gas fluorurati a effetto serra o apparecchiature che li contengono?
Detrazioni sulle caldaie: Bonus caldaia 2019
Tra le spese agevolabili rientrano anche quelle sostenute per la sostituzione ed installazione di nuove caldaie a condensazione NON inferiori alla classe energetica A.
QUALI INTERVENTI SONO OGGETTO DI SCONTO?
1) In caso di sostituzione o riparazione con innovazioni della caldaia è sempre possibile accedere alla detrazione del 50% per ristrutturazione edilizia;
Qualora
si intenda far rientrare l’intervento come risparmio energetico si può accedere
a:
2) detrazione al 65% per installazione di una caldaia a condensazione in classe A con sistema di termoregolazione evoluto;
3) detrazione al 50% per installazione di una caldaia a condensazione in classe A senza sistema di termoregolazione evoluto.
Per le caldaie a condensazione di classe energetica inferiore alla A non sono previste agevolazioni fiscali.
RIENTRANO
NELL’AGEVOLAZIONE LE SEGUENTI SPESE:
- smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
- fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con un generatore a condensazione;
- spese per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione;
- spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria.
QUALI
CONDIZIONI SONO NECESSARIE PER ACCEDERE AL BONUS CALDAIA?
- La caldaia a condensazione non deve essere di classe energetica inferiore alla A;
- il contribuente deve possedere diritto reale di godimento sull’unità immobiliare oggetto di intervento;
- l’edificio deve essere accatastato o con richiesta di accatastamento in corso ed in regola con il pagamento dei tributi;
- l’edificio deve essere dotato di impianto di riscaldamento funzionante.
QUALI DOCUMENTI CONSERVARE?
- Per impianti di potenza utile nominale
<100 kW: - schede
prodotto o caratteristiche tecniche riportante il valore dell’efficienza
energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente ηs e scheda prodotto del
dispositivo di controllo della temperatura che deve appartenere alle classi V,
VI oppure VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02; - certificazione
del produttore (o fornitore o importatore) delle caldaie e delle valvole
termostatiche a bassa inerzia termica (o di altro tipo di regolazione)
- Per impianti di potenza utile nominale del
focolare ≥100 kW:
asseverazione redatta da un tecnico
abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio Albo
professionale) attestante il rispetto dei requisiti tecnici di cui sopra. E
inoltre, per tutti gli impianti: – originale della documentazione inviata
all’ENEA, debitamente firmata.
Dal punto di vista amministrativo occorre
invece conservare:
- documentazione
originale inviata all’ENEA debitamente firmata; - fatture delle spese
sostenute; - ricevuta del
bonifico bancario o postale che rechi come causale il riferimento alla
legge finanziaria 2007, numero della fattura e data, dati del richiedente
la detrazione e del beneficiario del bonifico; - ricevuta dell’invio
effettuato all’ENEA (codice CPID), che costituisce garanzia che la
documentazione è stata trasmessa.
ALTRE DETRAZIONI PER RISPARMIO ENERGETICO:
- 65% per
pannelli solari: installazione di pannelli solari per la
produzione di acqua calda; - 65% per
pompe di calore: interventi di sostituzione, integrale o
parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe
di calore.
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Quale condizionatore scegliere per rispettare l’ambiente.
Come si sceglie il condizionatore?
Un parametro fondamentale da considerare nella scelta di un condizionatore è il GWP cioè il Global Warming Potential, in altre parole l’indice dell’impatto che avrebbe il refrigerante sull’effetto serra nel caso venisse rilasciato in atmosfera.
Secondo il Regolamento Europeo Nr. 517/2014 dal 2025 sarà vietato l’utilizzo di gas ad alto potenziale di surriscaldamento, GWP superiore a 750. Dal 2025 nelle nuove installazioni, quindi, non potrà essere impiegato R410A, che ha un GWP pari a 2088, rispetto a R32 che ha un indice di 675.
Pertanto è consigliabile scegliere un apparecchio che utilizzi i gas refrigeranti R32, invece che R410A, benché di quest’ultimo non sia stato ancora vietato l’utilizzo.
L’impiego di gas refrigerante R32 nei climatizzatori, non rappresenta solo una scelta buona nei confronti dell’ambiente grazie al ridotto impatto ambientale, ma garantisce anche elevate performance.
Questi non sono però gli unici vantaggi nell’impiego del refrigerante R32. Di questo infatti occorre una minore quantità rispetto a quello che serve per le unità con R410A.
R32 presenta inoltre efficienza energetica maggiore rispetto a R410A.
Le operazioni di installazione e manutenzione rimangono invariate. Inoltre, la carica del refrigerante R32 nel condizionatore risulta maggiormente agevole e, essendo un gas puro, è più facile da recuperare e riutilizzare.
I climatizzatori a gas R22, invece, sono banditi dalla normativa e non potranno essere riparati. Ora come ora, economicamente, sarebbe più vantaggioso sostituirli.
Inoltre, bisogna ricordare che, detrazioni fiscali e agevolazioni del Conto Termico permettono di ridurre i costi e di recuperare più di metà della somma spesa per acquistare un climatizzatore a pompa di calore.